Tra tutti i libri sulla produttività, “Second Brain” di Tiago Forte è uno dei migliori che io abbia mai letto. Lontano da regole astratte e molto concreto nell’approccio, si tratta di un metodo pratico per gestire le informazioni e lavorare sui propri obiettivi.

Il metodo progettato da Tiago, consulente aziendale, parte infatti da una necessità molto comune oggi: dover gestire un numero importante di informazioni di diverso formato (libri, video, podcast, lezioni, eventi). Per renderle funzionali occorre avere la capacità di organizzarle in maniera tale che possano essere facilmente fruibili. Indispensabile quindi avere un sistema per evitare di incappare in quello che viene definito esaurimento da informazioni, che affatica le nostre risorse mentali e ci trasmette la continua ansia di dimenticare qualcosa.

Creare un commonplace digitale

Gli intellettuali, gli artisti e gli scrittori, da Leonardo da Vinci a Virginia Woolf passando per John Locke e molti molti altri, erano soliti costruire quello che veniva definito un commonplace book. Si trattava di una sorta di zibaldone dei propri pensieri dove catalogare la conoscenza, per poter dialogare con il mondo, farsi venire idee, riprendere concetti e lavorare alle proprie opere. 

Con l’avvento della tecnologia è diventato fondamentale anche per noi che lavoriamo in ambito creativo averne uno ma di tipo digitale. Va inteso come una sorta di ulteriore memoria che possa supportare il nostro cervello nei ragionamenti e nel raggiungimento dei propri obiettivi. Essendo le nostre fonti di tanti tipi diversi come pagine web, audiolibri, foto, video, è necessario parlare di un “second brain” digitale perché il taccuino cartaceo non basta più, data la diversa natura delle fonti.

L’ideale sarà creare uno spazio organizzato in cloud dove poter gestire tutti gli appunti raccolti. Esempio: se abbiamo un’idea mentre siamo in coda al supermercato ce l’appunteremo in uno spazio di raccolta che andremo periodicamente a riordinare.

Second Brain nel pratico

Quello che ambisce a creare Tiago è il migliore assistente personale al mondo che può aiutare a:

  • concretizzare le proprie idee
  • mostrare nuove associazioni 
  • incubare progetti nel tempo
  • affinare prospettive uniche.

Il passo iniziale è quindi scegliere quell’app o spazio digitale accessibile da tutti i dispositivi digitali per poi procedere alla creazione attraverso un metodo in 4 passi, detto C O D E come acronimo di:

  1. Catturare – tutto quello che vi scuote, che vi sembra che possa esservi utile anche in futuro;
  2. Organizzare – organizzare per cartelle il proprio database valorizzando attraverso cartelle di progetti, aree, risorse e archivio. Riordinare gli appunti ogni settimana;
  3. Distillare – le parti raccolte vanno selezionate, distinte perché di un testo non è tutto importante e per noi è poco funzionale conservare tutto di tutto. Ma faremo un estratto con rimando alla fonte;
  4. Esprimere – Vuol dire passare alla fase creativa e mostrare  il proprio lavoro. Far sì che gli appunti presi possano diventare qualcosa di concreto, rielaborando gli appunti collezionati e riorganizzandoli tra di loro in qualcosa di unico.

Risulta così più fluido tutto il processo di sintesi e raccolta di informazioni che andranno poi organizzate e catalogate in cartelle di lavoro. Se, per esempio, un mio obiettivo è rendere remunerativo un blog, potrebbe essere utile creare una cartella in cui inserisco appunti di idee, contatti e strategie. Oltre ad un piano di avanzamento.

Ecco come anche articoli di ispirazione sul tema verranno inseriti all’interno della cartella in modo da poterli riprendere al momento opportuno. Questa cartella rientrerà poi all’interno di un’altra più ampia che sarà dedicata al business. Ne avrò poi altre per i diversi settori fondamentali.

Oltre alla lettura del libro per imparare il metodo, c’è un’interessante infografica da consultare per capire meglio di cosa si tratta. Quest’articolo fa parte della sezione del sito dedicata alla concentrazione, Get into the flow, strategie per lavorare al meglio e limitare le distrazioni. Puoi scoprire gli altri articoli nella sezione Focus On di Creative Notes And, con tutti gli approfondimenti tematici.