C’era una volta Festivalbar 98, una manifestazione musicale italiana che aveva la grande ambizione di portare la migliore musica internazionale in circolazione nelle piazze del nostro Paese. E quell’anno in particolare ci riuscì.
Anche nel mondo prima di Spotify, la Svezia aveva il suo ruolo dominante nella musica pop grazie a Denniz Pop prima e Max Martin dopo, i geniali producer dietro a successi come “…Baby One More Time”, “All that she wants” e davvero troppo per elencarle in un solo post. Alcuni tra i più grandi artisti inglesi e americani prendevano un aereo e volavano verso Stoccolma per fabbricare quelle hit che avrebbero emozionato e fatto ballare tutto il mondo.
Certo, dei timidi Blink 182 tenevano alta la bandiera della musica punk rock ma il dominio era pop. E il 1998 fu un anno magnifico per hit e canzoni confezionate. In particolare era successo qualcosa che sembrava smuovere tutti, lasciando spazio. Il 31 maggio 1998 Geri lasciava le Spice Girls, dominatrici delle classifiche mondiali con 2 album “Spice” e “Spiceworld” che il mondo un po’ lo avevano effettivamente cambiano. Così nelle classifiche c’era più spazio per altri artisti.
E il risultato furono delle hit pop incredibili.
Ma torniamo in Italia dove sul palco Federica Panicucci e Fiorello avevano circa 1 km di capelli in due e Festivalbar dopo varie edizioni, quell’anno stava per decollare grazie alle migliori band sull’album e in circolazione. Una vera democratizzazione della musica di qualità.
Ecco quindi una selezione di video, direttamente dal palco ufficiale dalle migliori piazze italiane del Festivalbar 98.
Preparatevi quindi a fare un salto tra capelli alla Nick Carter, magliette corte e smanicati imbottiti con 30 gradi di temperatura, il tutto condito da Mega Pixel e righe bianche in stile VHS.
Complice il cognome italiano, la conquista discografica dell’attrice australiana Natalie Imbruglia è iniziata in parte dal nostro Paese. Tuttora Torn è uno die brani più ascoltati degli anni ’90. Qui dalla ridente piazzola sul Brenta.
Come veniva annunciato nel video, gli Ultra erano una delle band più promettenti del momento. Peccato che dopo un altro paio di brani di successo si siano sciolti per poi riprovarci parecchi anni dopo, senza replicare il successo. Say it once era una perfetta hit anni ’90, con un iconico video in barca a vela.
Ricky Martin era di casa a Festivalbar da un paio di anni e nel 98 era ovunque grazie all’inno dei Mondiali.
L’olandese Anouk ha regalato una hit mondiale per poi proseguire con una prolifica carriera nella sua madrepatria.
Inno alla positività e alla libertà, quasi una dance pop hippie. Piccolo aneddoto divertente: la canzone è stata modificata per il mercato americano, lasciando diventare il titolo Whenever You’re Near Me Questo perché il gruppo svedese riteneva che gli argomenti della canzone non sarebbero stati accettati negli USA (grande punto interrogativo).
Il duo britannico dei Lighthouse Family in quegli anni era ovunque grazie a questa canzone, usata anche in alcuni famosi spot pubblicitari. Nelle top 10 di tutta Europa, era arrivata al numero 1 delle lontane classifiche australiane.
Lenny Kravitz è sicuramente uno degli ospiti che hanno reso Festivalbar 98 un’edizione memorabile essendo il classico musicista che mai ti saresti aspettato di vedere sul palco. E invece la sua ricercata “If you can’t say no” sembrava agitare la folla dell’Arena di Verona non poco .
Per concludere, una canzone che non è mai stata intonata al Festivalbar ma rappresenta bene il 1998.
Believe di Cher, infatti, ha venduto 11 milioni di copie nel mondo e ha letteralmente dominato la classifica degli ultimi 3 mesi dell’anno. Uno dei brani di maggiore successo commerciale della storia della musica pop nonché prima canzone con l’uso dell’Auto-Tune.
E come sappiamo, da allora la musica non è più stata la stessa.